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comunità e distretti

Morire in Cristo per resuscitare in Cristo

03.05.2020

Domenica 3 maggio 2020 l’evangelista di distretto Luigi Campagna ha celebrato il servizio divino teletrasmesso da Lugano, senza la presenza della comunità a motivo delle misure contro il coronavirus. Ad accompagnarlo c’era il sacerdote Rolf Bänziger.
 
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La grande comunità virtuale in Italia e nel Ticino ha potuto cantare l’inno iniziale “Signore, m’hai chiamato” (275). Quale base della predica è stata letta la parola biblica: “Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua” (Romani 6, 4–5).

Sulla croce, Gesù ha riportato la vittoria sulla morte. Sebbene le potenze del male si siano scagliate contro di lui con violenza, Gesù rimase ubbidiente al Padre sino alla fine. Noi abbiamo deciso di rinunciare al diavolo e a tutte le sue opere, e di resistere al male. Attraverso il Battesimo siamo stati inseriti nella morte di Gesù e integrati così anche nella sua risurrezione.

“Se siamo morti con Cristo, risusciteremo pure con lui e cammineremo in una nuova vita” (cfr. versetto 4). Il Battesimo ha fondamentalmente cambiato la nostra relazione con Dio e per conseguenza la nostra vita:

■ La fede in Gesù Cristo e il combattimento contro il male ci daranno accesso alla grazia: non abbiamo più bisogno di portare il peso dei nostri peccati.

■ Ormai noi viviamo per il Signore: il nostro obiettivo è di dimostrare che è possibile resistere al male; la nostra missione consiste nell’annunciare la risurrezione di Gesù e la salvezza che egli ci rivela.

■ Noi percepiamo la vicinanza di Dio, poiché facciamo ciò che piace a Dio.

Il Signore ha dato la sua vita per noi, il suo sacrificio è valido in eternità. Il Risorto sta per condurre a compimento l’opera che ha iniziato in noi. Veramente non abbiamo alcun motivo di non mantenere la promessa data.