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comunità e distretti

L’apostolo di distretto Marcus Fehlbaum al sud dell’Italia

14.01.2018

Due giornate trascorse dall’apostolo di distretto in Salento, accompagnato dall’anziano Prisco.
 
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Dopo qualche rinvio, l’apostolo di distretto arriva finalmente in Sud Italia, a Martano e Sant’Angelo dei Lombardi, a tenere gli ultimi servizi divini in queste comunità prima della sua messa a riposo.

Le due giornate trascorse in Salento dall’apostolo di distretto, accompagnato dall’anziano Angelo Prisco, iniziano già da sabato pomeriggio. Prima con visite pastorali e poi con una riunione dei ministri, dove è stato spiegato quanto siano importanti i ministeri nella Chiesa, con particolare attenzione riguardo al loro compito e al loro numero esiguo rispetto alla grande quantità di anime presenti sia in vita sia nell’aldilà.

A Martano

La domenica mattina, al suo arrivo nella casa del Signore, l’apostolo di distretto trova una comunità pronta e fervida a ricevere la visita del suo servo, impreziosita dall’arrivo in chiesa anche di fratelli che, a causa di problemi di salute, mancavano da tanto ad un servizio divino, ma che alcuni fratelli hanno fatto sì che potessero arrivare a vivere questo grande evento.

Dopo la preghiera iniziale, viene letta la parola biblica in Giovanni 15, 5 “Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto perché senza di me non potete far nulla”. Dopo l’inno del coro, l’apostolo di distretto manifesta sin da subito la sua emozione traducendola in parole: “perché se lodiamo il Signore è una benedizione, glorificandolo la comunità è più felice e si vive in armonia”, continuando a dire che per lui essere apostolo del Signore lo ha aiutato a seguire la via che Gesù gli ha indicato. Anche se a volte la parte umana nel servo ha vacillato, il ministero è sempre stato forte, aiutando la parte umana a combattere il Maligno. Gesù ha bisogno dei suoi figliuoli come loro hanno bisogno di lui, una vite senza tralci non ha senso, infatti non produce nessun frutto: Dio è la vite, noi i tralci, ma senza di Lui nulla può proseguire.

In tale occasione viene celebrata anche la Santa Cena a favore dei defunti, accompagnando le anime dell’aldilà con un inno solenne suonato dal chitarrista Davide Giannuzzi.

Infine l’apostolo di distretto lascia un ultimo regalo alla comunità, un altro tralcio alla vite, dispensando il ministero di sacerdote al diacono Paolo Sperti, emozionando ulteriormente la comunità, poiché portare avanti l’Opera del Signore rafforza la fede e la fratellanza.

Dopo il servizio divino la comunità ha vissuto momenti di comunione con l’apostolo di distretto.

A Sant’Angelo dei Lombardi

Domenica pomeriggio il nostro apostolo di distretto ha visitato la comunità di Sant’Angelo dei Lombardi, dove erano riunite anche le comunità di Lanciano (a 250 km di distanza), Marsico Nuovo e Atripalda. I canti del coro hanno accompagnato il suo arrivo e preparato il cuore dei presenti.

Con grande gioia e un pizzico di commozione i fratelli e sorelle hanno vissuto il suo ultimo servizio divino nel nostro distretto. Nelle file si percepiva la viva attenzione e il desiderio profondo di essere toccati nell’anima dalla parola di Dio nel servire del suo grande servo. Non sarà mancato tra i fedeli qualche pensiero qualche ricordo personale delle sue visite negli anni trascorsi e di quanto preziosa è stata la sua presenza. Dio ha usato il suo servo in modo magnifico.

L’apostolo ha servito con la parola in Isaia 48, 17: “Cosi parla il il tuo redentore, il Santo di Israele: Io sono il Signore, il tuo Dio, che t’insegna per il tuo bene, che ti guida per la tua via che devi seguire”. Già nella parola iniziale lo Spirito manifestava che l’operato di Dio va oltre il nostro umano intendimento, indicando al suo popolo la via da seguire nonostante il cambio dei suoi servi, perché il più grande desiderio del buon Padre è la salvezza dei suoi e anche del umanità intera indistintamente.

Questo amore così profondo si percepiva nelle parole dell’apostolo; Dio invita i suoi a rimanere fedeli e umili, come le pecore di un gregge curate e vegliate dal buon Pastore. Gesù è il buon pastore, colui che chiama a raccolta il sue pecore che offre il cibo migliore affinché diventino sempre più forti e sane, è colui che accompagna verso la meta. Noi possiamo affermare con forza “Dio mi ama”, “Gesù mi ama”. Rendiamo visibile tutto questo anche al nostro prossimo.

Dopo un contributo del coro, l’apostolo ha chiamato a servire l’anziano Prisco e il conducente della comunità di Lanciano, sacerdote Scaglione. Anche loro, guidati dallo Spirito Santo, hanno invitato i presenti a fare tesoro di ciò che è stato manifestato nella predica.

Terminato il servizio divino l’apostolo di distretto è sceso dall’altare per ringraziare e parlare della sua meritata pensione. Il coro ha cantato ancora dopo il servizio divino e tutti hanno potuto deliziare il palato con leccornie offerte e preparate dalle sorelle con mani sapienti ed amorevoli, condividendo momenti di grande gioia ed emozione assieme al nostro apostolo di distretto.

L’apostolo ha salutato e abbracciato tutti e ha aggiunto che magari, in occasione di una sua visita, si sarebbe seduto tra i banchi e non più dietro all’altare. Inoltre ha invitato a seguire il suo successore con il medesimo affetto e con lo stesso amore che lui ha ricevuto in questi anni, fedeli a Cristo.