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In cammino con Gesù

“In cammino con Gesù”, è il titolo dei servizi divini domenicali del mese di febbraio 2022. All’inizio, c’è la chiamata di Dio di mettersi in cammino. Poi, ci sono da prendere regolarmente delle decisioni per la direzione da seguire. Ecco uno sguardo.

 
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Chi Dio sceglie e in quale momento, rimane un mistero. Ciò che non è un mistero, però, è che ognuno ha la libertà assoluta di rispondere con un sì o con un no a questa chiamata.

Eletto per grazia. Ed ora?

Una cosa è chiara sull’elezione: quando l’Apocalisse parla dei 144 000, questa cifra non è da prendere alla lettera. Con dodici per dodici per mille, si riferisce molte volte al numero totale delle tribù d’Israele. Questa cifra rappresenta dunque simbolicamente una folla costituita da tutti i popoli; da una parte una grande moltitudine e, dall’altra parte, un numero limitato.

E chi fa parte di questo gruppo? Secondo la definizione neo-apostolica, si tratta di persone che hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo. Però, non è automatico, ma un invito che necessita una risposta determinata. Il primo servizio divino domenicale tratterà la questione di sapere come saranno composte la futura Chiesa-Sposa o le future primizie.

Incontro, entusiasmo, messa in moto

La settimana successiva, vedremo dove ci porta un incontro con Gesù. L’avvenimento biblico con la samaritana al pozzo di Giacobbe è la base: Gesù chiede dell’acqua all’emarginata e inizia una conversazione con lei; con grande sorpresa, perché di solito, i Giudei evitano ogni contatto con i samaritani.

Gesù si presenta come il Messia. La donna corre al villaggio e racconta con entusiasmo il suo incontro con Gesù. Gli abitanti notano un cambiamento in lei. Ed è esattamente questo che incita alcuni suoi contemporanei a mettersi in moto per raggiungere Gesù. Un esempio del modo in cui possiamo ancora oggi trasmettere l’entusiasmo suscitato dall’incontro con Cristo.

L’imitazione con tutte le sue conseguenze

La terza domenica è concentrata su un appello di Gesù: “Se uno vuol venire dietro a me (…) prenda ogni giorno la sua croce e mi segua” (parte di Luca 9, 23). Molte persone si sono avvicinate a Gesù, ma non hanno visto in lui la soluzione ai loro problemi. Poche persone hanno riconosciuto in lui il Figlio di Dio, l’hanno seguito e hanno cambiato la propria vita.

“Prendere la sua croce” significa rispondere alla chiamata di Dio, indipendentemente dalle situazioni che attraversiamo in quel momento. Il termine “ogni giorno” indica che il “sì” determinato è costantemente necessario.

Secondo la volontà illimitata di Dio

La predica della quarta domenica evidenzia la questione del sapere a chi si rivolge la chiamata di Dio e qual è la sua portata. Secondo il concetto neo-apostolico, la volontà di Dio è che tutti gli uomini abbiano accesso alla salvezza; indipendentemente dalla loro vita e dal loro ceto sociale. E non si ferma al confine tra la vita e la morte. Anche nell’aldilà, Dio desidera far uscire le anime dallo stato di allontanamento da Dio.

Questa volontà divina dovrebbe scatenare una reazione tra i cristiani: pregare per la salvezza di tutti gli uomini. Senza restrizioni. Senza selezione. Senza esigenze personali. E contribuire, con il proprio comportamento, affinché ogni uomo possa sperimentare lo stesso amore divino.

“Qual è la nostra reazione alla volontà di Dio?” e “Che importanza diamo alla salvezza di tutti gli uomini?” Queste sono le domande poste in questo servizio divino a coloro che lo ascoltano.

 

Fotografie: Aaron Amat - stock.adobe.com
Autore: Simon Heininger
Data: 01.02.2022
Categorie: Fede