Dove si viaggerà prossimamente non può essere deciso con queste notizie. Anche in questo senso ci sentiamo collegati e protetti nella mano di Dio, al quale è attribuita la nostra fiducia.
Giovedì sera è stato un bisogno particolare poter passare nella casa di Dio alcuni momenti di tranquillità. Poter vivere il servizio divino non è più ovvio. Improvvisamente la situazione è tutt'altra, come lo possono vivere molti fratelli e sorelle nella nostra area d'attività. Le restrizioni ordinate a ognuno sono insolite, tuttavia la vicinanza del cuore è presente.
Insieme ai fratelli e le sorelle nella nostra chiesa di Rorbas viviamo l'incontro con la Trinità divina. Oltre al coro della comunità, un coro maschile e di giovani ha raggioito i fratelli e le sorelle. L'ornamento floreale dell'altare ci ha indicato l'arrivo della primavera. Il commiato a distanza e senza la stretta di mano può essere anche cordiale. Questo l'ho potuto vivere.
Una domenica di cambiamento l'ho vissuta nella comunità di Steffisburg. Le condizioni aggravate non hanno trattenuto i fratelli e le sorelle dal servizio divino. Il conducente, il suo sostituto e un diacono sono stati posti a riposo. Un nuovo conducente ha potuto essere incaricato. Le parole "grazie" e "grazie di cuore" sono state appese in tutto l'edificio. L'ornamento floreale dell'altare era meraviglioso. Questi segni interni e esterni mi hanno toccato, essi indicano la stima e il collegamento tra i ministri uscenti e il nuovo conducente. Questo grande consenso l'abbiamo sentito al commiato, nonostante la distanza e senza contatto diretto. Si è spesso udito: la stretta di mano e l'abbraccio li rinviamo a più tardi.
Così iniziamo la settimana seguente con la certezza e la serenità nei cuori: «Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?» (Romani 8, parte vers 31).