Sono momenti che mi toccano particolarmente e dei quali non vorrei fare a meno.
Un soggiorno «all’estero» ci stà ancora quest’anno; non al fine settimana, ma il mercoedì sera. Accompagnato da un forte vento (il favonio) e temperature primaverili, mi sono recato nella comunità di Götzis nel Vorarlberg (Austria). Un’accoglienza amorevole già sul parcheggio e nell’atrio della chiesa mi dà già la sensazione di entrare a casa mia. C’è un’atmosfera d’Avvento; insieme possiamo passare il tempo nell’aspettativa, nella preparazione alla rivenuta del figlio di Dio e godere tutto ciò nel servizio divino. Al commiato, un giovane mi dà un disegno sul quale vi è la sua famiglia e piccoli agnelli. Un dono fatto dai seniori e dai bambini. Egli mi assicura che ci sono sempre agnelli e che nessuno è andato via.
Se durante il viaggio nella valle del Reno ho avuto vento in poppa, ecco che per il ritorno ce l’ho di prua, cosa che sballotta l’auto a destra e sinistra.
Giovedì mi reco con il treno verso Belp. Sono accolto alla stazione dal conducente distrettuale e insieme ci rechiamo in chiesa. Rivedere i fratelli e le sotrelle del distretto dove io ero attivo come evangelista di distretto è un momento caloroso e gioioso. In men che non si dica, il tempo di preparazione con i ministri per il servizio divino è passato e una comunità cantante e gioiosa ci accoglie alla soglia della sala. Oltre alla comunità di Belp, erano pure invitate le comunità di Riggisberg e Schwarzenburg, cosicchè la chiesa era gremita fino all’ultimo posto. Anche i bambini e la gioventù erano presenti, cosa che mi ha raggioito e reso ricononoscente. Dopo il commiato, dove per una volta posso ricordarmi dei nomi die fratelli e delle sorelle, mi metto in cammino per ritornare a casa.
Prima di Natale, la quarta domenica d'Avvento, devo percorrere solo una piccola tratta: il vescovo Fässler viene a prendermi e ci rechiamo nella comunità di Zurigo-Hottingen. È un tempo piovoso, cosa che non diminuisce la gioia d’Avvento. La comunità madre della Svizzera è immersa in un’atmosfera d’Avvento. Anche la comunità di Zumikon si è aggiunta a noi. La gioia per l’operare dello Spirito Santo produce una grande motivazione; in particolare mi commuove il Battesimo di Spirito di due anime. La piccola Gerda e sua madre ricevono il dono dello Spirito Santo. Un particolare contributo musicale è stato effettuato da un quartetto di giovani voci che hanno cantato prima della dispensazione della Santa Cena per i defunti.
Natale sta dinnanzi a noi. Possiamo festeggiare la nascita di Gesù, Dio diventato uomo attraverso il suo Figlio. Prendiamoci il tempo per pensare e ricordarci dell’amore di Dio e la sua previdenza verso gli uomini, affinchè la gratitudine possa essere grande in noi.
Mi rivolgerò nuovamente a voi in questa maniera l’anno prossimo. A tutti auguro di cuore una festa di Natale piena di gioia e un ricco e benedetto 2020.