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comunità e distretti

Il ministero (14): non senza mandato

Eletto e chiamato: tuttavia, il potere da solo non basta per poter effettivamente esercitare un ministero. Serve anche qualcosa che svolga un ruolo nel momento della messa a riposo o del cambiamento di domicilio.

 
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Secondo la definizione neo-apostolica, un ministero implica sia il potere ministeriale che il mandato ministeriale. Il potere è di natura spirituale, il mandato di diritto ecclesiastico. Con il mandato ministeriale, il ministro si vede:

  • trasferire il diritto e il dovere
  • di esercitare un determinato servizio
  • nel potere che gli è stato conferito
  • nel quadro definito nello spazio e nel tempo.

Il mandato ministeriale definisce dunque prima di tutto il reale campo di attività nel quale il ministro deve esercitare il suo potere. Nello stesso tempo, gli viene assegnato un gruppo di membri della Chiesa per la sua cura pastorale.

Legato alla comunità

Questo evidenzia a che punto il ministero e la comunità siano legati: il ministero non è un possesso personale, ma è sempre orientato verso gli altri, sempre orientato verso la comunità, ogni ordinazione (non importa di quale ministero) è anche legata ad un mandato ministeriale.

Quando un ministro cambia campo di attività, per esempio di comunità, egli conserva ovviamente il suo potere ministeriale, ma il mandato ministeriale che ha esercitato fino a quel momento non continua. Il ministro potrà esercitare il potere nella nuova comunità solo una volta che avrà ricevuto esplicitamente il mandato per farlo – durante un atto che si chiama conferma del ministero.

Nessun esercizio senza mandato

Il mandato ministeriale è anche al centro quando si tratta della normale fine di un’attività ministeriale: a riposo, il potere ministeriale è mantenuto, ma il mandato ministeriale finisce. Questo significa che il ministro a riposo non ha più il diritto di esercitare il suo ministero.

Invece, in altri casi, è interessato anche il potere ministeriale. Quando un ministro si dimette dal suo ministero, termina sia il mandato che il potere. Mentre una destituzione annulla sia il mandato che il potere.

Visto che il potere ministeriale è mantenuto, i ministeri a riposo possono in certi casi essere riattivati. La condizione richiesta è che l’apostolo conferisca il mandato corrispondente: per esempio quello di celebrare la Santa Cena con gli ammalati e i fratelli e sorelle anziani o di celebrare un funerale. In ogni caso, il ministro a riposo conserva il suo titolo ministeriale.

 

Fotografie: Tryfonov - stock.adobe.com
Autore: Andreas Rother
Data: 18.12.2019
Categorie: Fede