Ricerca
comunità e distretti

Il ministero (16): Fuso con la persona

È chiaro che il ministero ha bisogno di una persona che lo porti. Altrimenti, rimane invisibile e non può operare. Ma quali requisiti servono alla persona che lo porta? E come sono collegati il ministero e la persona?

 
/api/media/530026/process?crop=fixwidth&filetype=jpg&height=1500&token=23e165a22bc260506cc68bf201fa6cb2%3A1743335663%3A8690253&width=1500
 

La Bibbia risponde a queste domande attraverso la comprensione di sé stesso da parte dell’apostolo Paolo. È ciò che descrive il numero straordinario dei Pensieri guida 2/2022, appena pubblicato, intitolato “La definizione neo-apostolica del ministero spirituale”.

Le epistole di Paolo ai Galati, ai Corinzi e ai Romani evidenziano tre punti cruciali: Paolo considera la sua vocazione come una grazia di Dio. Annuncia il Vangelo non solo tramite la sua parola, ma anche con tutto il suo essere. E il servizio “tra i pagani”, in particolare dal fatto che “siamo collaboratori della vostra gioia”, si riferisce sempre ad una comunità concreta.

 

Risposta all’elezione

Il risultato per la comprensione neo-apostolica è che “È Dio che sceglie una persona per affidarle un ministero”, è scritto nel Catechismo (DR 2.37). “Il ministero non è dunque opera dell’uomo né quella della Chiesa: è un dono che Dio fa alla sua Chiesa.”

“L’elezione di Dio necessita di una risposta dalla persona eletta”, è ancora specificato nei Pensieri guida. Ma questo va oltre il “sì” pronunciato durante l’ordinazione. L’approvazione avviene quando la persona eletta “cerca con tutta sé stessa di rispondere all’elezione”.

 

Doni e missioni

È così che il ministero e la persona sono intrecciati. Ciò riguarda da una parte i doni personali e dall’altra parte lo stile di vita personale.

“Tramite l’ordinazione, il ministro è benedetto e santificato ai fini del suo servizio. I doni e le capacità già esistenti sono risvegliati e consacrati all’esercizio del ministero”, è scritto nel Catechismo (DR al capitolo 7). “Le buone capacità e qualità di cui dispone questa persona sono messe al servizio dell’esercizio del ministero al momento dell’atto di ordinazione”, aggiungono i Pensieri guida. È precisato “che, durante l’ordinazione, non viene trasmesso nessun nuovo dono”.

“L’attenzione rivolta alla comunità riesce solo se il ministero e la persona, l’esercizio del ministero e lo stile di vita sono in armonia”, è sottolineato nel numero straordinario dei Pensieri guida. “Essere in armonia con il Vangelo è dunque anche un compito che riguarda il proprio stile di vita. Così, la persona che ha un ministero può essere d’esempio per gli altri.”

 

Legame con l’esempio

Da un punto di vista teologico, la chiave di comprensione della Chiesa e dei sacramenti si adatta anche alla definizione del ministero. Il fondamento è la dottrina delle due nature di Gesù Cristo come vero uomo e vero Dio. “Come l’uomo e Dio in Gesù, la Chiesa visibile e la Chiesa invisibile oppure il pane e il vino con il corpo e il sangue di Cristo”, il ministero e la persona formano anche un’unità.

“Durante l’ordinazione, il ministero, che è santo e che è diffuso dalla potenza dello Spirito Santo, si unisce con una persona peccatrice”, è scritto nel testo dottrinale. “Tuttavia, quest’unità non è perfetta, ma è insidiata e fragilizzata dalla natura peccatrice della persona.”

 

La benedizione invece del sacramento

Mentre le nature, sia divina che umana, si uniscono in Gesù Cristo per l’eternità, l’unione del ministero e della persona può di nuovo essere sciolta. Il ministero non è proprietà della persona e non è nemmeno un marchio indelebile sulla persona, come lo sono ad esempio il Battesimo di acqua o il Santo Suggello. Perché l’ordinazione non è un sacramento all’interno della Chiesa Neo-Apostolica, ma una benedizione.

Invece, il legame con una persona ben precisa è indelebile: il ministero e il sacramento sono rappresentazioni del Cristo celeste. Se Gesù Cristo stesso è presente personalmente dopo il suo ritorno, non vi è più necessità di avere ministeri ordinati.

 

 

Fotografie: Costin Constantinescu
Autore: Andreas Rother
Data: 15.06.2022
Categorie: Fede