I quasi 300 giovani si sono radunati domenica mattina per il servizio divino con le loro vistose magliette verdi.
Il coro e l'orchestra, formati da giovani dall'Italia, Svizzera e Spagna, hanno suonato e cantato l'inno "O Salvatore, mi affido a te" in lingua italiana. Dopo l'inno e i saluti da parte del sommoapostolo, l'apostolo di distretto ha esortato i giovani ad aspettare l'incontro con Gesù e a viverlo. Egli sottolinea: "Dio ci invita e dice: vieni, ti voglio prendere per mano. Desidero che sentiate che io sono con voi e che vi amo. Anche se tu ti trovi in una situazione triste, pericolosa o magari disperata, sappi che io sono con te. Ti do la forza che hai bisogno".
Il servizio divino era incentrato sulla parola corta e conosciuta: "Che cosa vuoi che ti faccia?" (Marco 10, 51). È la domanda che Gesù ha posto al cieco Bartimeo. Quando Bartimeo ha percepito la vicinanza di Gesù, ha iniziato a gridare e ha pregato Gesù di aver pietà di lui. Gesù udito ciò ha esortato la gente ad andare da Bartimeo e invitarlo ad andare da Gesù. Poi, Gesù gli ha posto la domanda: "Che cosa vuoi che ti faccia?". Grazie alla sua fede, il cieco ha potuto riavere la vista e così seguire Gesù.
Gesù Cristo non ha obbligato il cieco a venire da lui, ma gli ha lasciato libera volontà. Allo stesso modo, il Signore ci dà qua e la un compito importante perchè vuole aiutare qualcuno. Oggi, Gesù viene da te e domanda: "Che cosa vuoi che ti faccia?". Egli conosce la nostra situazione, ma ci domanda lo stesso perchè Egli vuole che percepiamo qualche cosa. Siamo liberi di credere e di cercare l'aiuto. Egli non ci obbliga. Chi crede in Gesù può percepire la sua presenza e il suo aiuto.
Noi tutti abbiamo una lista dei desideri ed è miglior cosa parlarne a Gesù. Egli è onnipotente. L'apostolo di distretto ha consigliato i giovani: "Guardate attentamente le vostre liste. Non solamente la lista della vita naturale, ma anche quella spirituale. Quant'è lunga la lista della vita naturale e quant'è corta quella spirituale? La risposta a questa domanda è personale e con Gesù. Non è vietato parlare di desideri nella vita naturale. Ma vogliamo ricordarci quello che Gesù ha detto: Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più".
Secondo la parola biblica, l'apostolo ha dato ai presenti un'altro pensiero. Egli ha esortato a fare la stessa domanda, ognuno chieda a Gesù: che cosa vuoi che ti faccia? Gesù non ha molti desideri, ma ci dice: viene e seguimi, puoi servire e regnare con me. Aiutami, ho bisogno di te personalmente.
Egli ha pure esortato i giovani fedeli ad essere portatori di pace e di gioia, come pure mostrare la vera natura di Dio al prossimo. Di questa maniera possiamo avere una vita ricca.
L'apostolo Camenzind dal Ticino ed il vescovo De Lazzari dall'Italia hanno servito, il primo in spagnolo; egli ha esortato i giovani a mettere in pratica le doti ricevute da Dio. Per vedere la bellezza del nostro prossimo abbiamo bisogno di occhi sani e aperti. Importante è la vicinanza. Ma avere occhi aperti non è tutto, talvolta abbiamo bisogno anche l'aiuto di qualcuno che ci spinga a guardare nella giusta direzione. Per vedere con occhi santi abbiamo bisogno della luce di Gesù.
Il vescovo dall'Italia ha aggiunto: "Allorquando sono entrato qui e ho visto tutte queste magliette verdi ho avuto la sensazione che qui c'è speranza. Che cosa voglio esattamente che Gesù mi faccia? Quello che chiedo è giusto o importante? Desidero essere di sua proprietà, perchè se sono proprietà di Dio, allora Egli fa tutto in maniera perfetta".
Il vescovo Alganza, di Spagna e Cuba, ha esortato i giovani con un gioco di parole sul nome del luogo della giornata della gioventù, Guardamar del Segura, a immergersi nel mare e mantenere la fede per così vivere la sua forza.
Come preparazione della celebrazione della Santa Cena, l'apostolo di distretto ha ripreso la domanda centrale della predica: "Che cosa vuoi che ti faccia?", poi risponde: "Ho bisogno del perdono dei peccati, ho bisogno di te. Voglio riconciliarmi con il prossimo". Dopo la celebrazione, con l'accompagnamento del coro, è stata celebrata anche la Santa Cena per i defunti. Una delle nove diaconesse di Spagna e un diacono ospite sono stati i rappresentanti delle anime defunte.
Con gioia visibile, l'apostolo di distretto ha preso commiato dai presenti. "La gioventù è meravigliosa. quello che ho visto in questi giorni mi ha dato molta forza. Ho visto particolari doti e forza di fede e ciò ha riempito il mio cuore con grande gioia. Sono tranquillo se penso al futuro, dato che voi siete pronti a condurre l'Opera di Dio. Fatelo tutt'ora con Dio, insieme è tutto possibile".