Sabato 4 novembre 2023, presso la comunità di Carrara, si è tenuta la riunione di tutti i conducenti distrettuali dell’Italia insieme all’apostolo Rolf Camenzind e al vescovo Ivan De Lazzari per approfondire svariati temi spirituali ed organizzativi dei vari distretti.
Domenica 5 novembre, in occasione del servizio divino a favore dei defunti, la comunità di Carrara ha avuto la possibilità di ascoltare i pensieri di alcuni dei conducenti distrettuali presenti, tra cui l’anziano Angelo Prisco del distretto Italia Sud, l’anziano Ruben Pascoli del distretto Italia Nord-Est e l’evangelista Adrian Gaetani, aiutante del conducente distrettuale dell’Italia Nord-Ovest.
L’apostolo ha servito la comunità con una predica basata sulla parola scritta nella lettera di Paolo ai Romani 10, 13: “Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”.
Ciascuno può essere salvato da Gesù Cristo, che offre la vita eterna; tutto dipende dal rapporto e dalla fiducia che ciascuno ha con Dio. Invocare il Signore significa sapere che esiste e che, tramite suo figlio Gesù, Egli ha aperto una porta che permette un accesso diretto a Lui. In passato, Dio era percepito spesso come un Dio lontano e severo, mentre Gesù l’ha poi presentato così com’è, un Dio buono. Invocarlo, dunque, significa sapere chi Egli è, anche quando non si comprende la Sua volontà.
Anche i conducenti distrettuali, chiamati a servire all’altare, hanno potuto aggiungere esempi molto toccanti, tra cui quello del genitore che tiene per mano il proprio figlio: come il primo è pronto a riprendere la mano del figlio che si allontana, così Dio, quando ci allontaniamo ripetutamente da Lui per prendere ciò che il mondo ci offre, è pronto ripetutamente a riafferrare la nostra mano e tenerci vicini. Il Signore tende sempre la mano verso di noi, ma siamo noi che spesso non ricambiamo o lo abbandoniamo per inseguire i nostri ideali.
Il servizio divino in favore dei defunti è un’occasione importante per i fedeli che pregano ed intercedono affinché le anime dell’aldilà abbiano la possibilità di ricevere i sacramenti per la loro salvezza; per questo scopo le anime hanno bisogno necessariamente di riconoscere quale sia la via da seguire e la volontà del Padre Celeste. La comunità del Padre Celeste è unica, invisibile e visibile, Dio è per tutti e ha grazia per tutti gli uomini.
Al termine del servizio divino ciascuno ha fatto ritorno nelle proprie case portando con sé una ricca esperienza in comunione.