Un’isola triangolare variopinta, ecco cos’è la Sicilia. Dal giallo dei limoni, al verde del pistacchio, al blu del mare; dai sapori squisiti dei cannoli, degli arancini, delle panelle all’odore della zagara e ancora il calore del sole che riscalda sempre e porta tanta allegria. Tutto questo è racchiuso in un’immagine: la Trinacria, simbolo della Sicilia e della sicilianità, che raffigura una testa di donna dalla quale escono tre gambe piegate.
La Sicilia si trova nell’estremo sud dell’Europa ed è la più grande isola al centro del Mar Mediterraneo. Vi abitano circa 5 milioni di persone, in un’area di oltre 25.000 km². È un’isola paradisiaca, dove si trovano paesaggi dei più vari, tutti da scoprire: dalle spiagge, alla pianura, alla collina, alle montagne e alle terre aride dell’entroterra. Non manca nulla. Nella Sicilia orientale, nei pressi di Catania, si trova il vulcano più grande d’Europa e tra i più attivi del mondo: l’Etna, sulle cui pendici si può anche sciare. Altre perle siciliane sono le isole Eolie, Pelagie ed Egadi.
Per raggiungere l’isola si può atterrare negli aeroporti di Palermo o di Catania, oppure si può approdare a Messina partendo dalla Calabria con il caratteristico traghetto chiamato Caronte.
Ogni angolo della Sicilia nasconde delle meraviglie da visitare almeno una volta nella vita. Infatti, grazie alla sua strategica posizione geografica, la Sicilia è diventata la culla della civiltà, della cultura e dell’arte. Tra tutti i popoli sbarcati in Sicilia vi sono i fenici, i greci, i romani, i bizantini, gli arabi, i normanni, i francesi, gli spagnoli e gli austriaci. Ognuno di loro ha lasciato sull’isola il proprio patrimonio, che, nell’insieme, ha reso la Sicilia un territorio prezioso e ricco di beni culturali ed artistici.
Inoltre, personaggi di grande fama vantano la loro origine siciliana. Tra gli artisti troviamo Antonello da Messina, Renato Guttuso e Vincenzo Bellini. Per gli scrittori ricordiamo: Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sciascia, Giovanni Verga e Andrea Camilleri. Per gli scienziati e i filosofi ecco Archimede, Empedocle ed Ettore Majorana.
Si intuisce quindi, che i siciliani formano un popolo abituato ad accogliere la diversità di pensiero, di cultura e di arte. È un popolo indipendente, completo nella sua unicità e fiero delle sue origini. Il siciliano è resiliente, molto ospitale e dal carattere caldo, passionale, ridente e sensibile, rispecchiando globalmente il territorio in cui vive.
Grazie all’operare zelante dei servi missionari neo-apostolici provenienti dalla Svizzera e grazie anche al ritorno in patria di emigranti che conobbero la fede neo-apostolica in Svizzera o in Germania, la Chiesa Neo-Apostolica, negli anni ’70, giunge in Sicilia, dove regna quasi sovrana la Chiesa papale, e dove i riti e le processioni religiose hanno una grande rilevanza.
Il 18 giugno 1972, l’anziano di distretto Luigi Albert celebra il primo servizio divino in Sicilia, tenuto a Pioppo in provincia di Palermo. Da questo momento in poi, la Chiesa Neo-Apostolica conosce un grande sviluppo. Infatti, nel 1978 nascono le prime stazioni: Bronte (CT), Francofonte (SR), Sciacca (AG) e Carini (PA), la maggior parte fondate da emigrati in Germania o in Svizzera, tornati in patria.
L’anziano di distretto Rudolf Bӓnziger, sostenuto dall’evangelista di distretto Francesco Bongiorno porta avanti la sua missione in Sicilia. Infatti, nel mese di settembre del 1981, una donna, a Messina, riceve il primo Santo Suggello nell’isola e a novembre dello stesso anno, il sommoapostolo Richard Fehr inaugura la chiesa di Palermo.
Nel 1983, l’evangelista Orando Mutti si trasferisce a Messina, per collaborare nell’opera di missione, e, nello stesso anno, l’apostolo Luigi Albert inaugura la chiesa a Messina. Nel 1987, il distretto Sicilia viene affidato all’evangelista di distretto Pietro Giangrande, che lo guiderà fino alla sua dipartita, da anziano di distretto, nel 2013.
Negli anni più fiorenti della fede neo-apostolica, le chiese siciliane si trovavano a Palermo, a Messina, a Bronte e a Gela. Ad oggi, rimangono solo le chiese di Gela e di Palermo e cinque stazioni sparse per l’isola: Bronte, Castelvetrano, Catania, Gioiosa Marea e Messina. Qui si riuniscono i circa 45 membri siciliani attivi.
Attualmente, il ministro distrettuale che cura il distretto Sicilia è il vescovo Ivan De Lazzari.
Dall’inizio ad oggi, la Chiesa Neo-Apostolica in Sicilia ha conosciuto periodi di grande espansione a periodi di recessione. E, malgrado tutte le vicissitudini nel corso degli anni, i fedeli siciliani sempre attivi sono bene ancorati al fondamento della professione di fede contenuto nei dieci articoli di fede e all’insegnamento di Gesù Cristo proclamato dagli apostoli.
S.A.
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